Noi non siamo esseri singoli, isolati, fini a se stessi ma siamo parte di un sistema con cui ci relazioniamo continuamente. Influenziamo questo sistema e a nostra volta ne siamo influenzati. Il primo sistema di cui entriamo a far parte è il sistema familiare.

Immaginate il sistema familiare come un grande albero: ci sono le foglie, i rami, il tronco, le radici. Nessuno di questi elementi è separato dagli altri, ma anzi tutti sono collegati tra loro e sono collegati anche con gli altri alberi attraverso una fitta di rete di comunicazione vegetale.

Quando in costellazione sciogliamo quei nodi riportiamo equilibrio nell’intero sistema familiare. Tutto ciò che succede dopo è solo una conseguenza dell’aver sciolto quel nodo. La vita torna a scorrere fluidamente attraverso tutto il sistema familiare. Non abbiamo bisogno di capire, di parlare, di razionalizzare, spiegare. L’unica cosa importante è fare uno spazio dentro di noi per iò che abbiamo vissuto durante la costellazione e aprirci al flusso  naturale della vita.

Per me c’è una linea netta tra la mia vita prima delle costellazioni famliari e dopo. Ogni lavoro interiore fatto con questo metodo è stato per me come scavare, rimuovere un velo alla volta di strati di pensieri, emozioni, ricordi, senazioni, eco di ricordi antichi vissuti molto prima di me, per arrivare ogni volta un pò più vicino a me stessa. Per scoprirmi, apprezzarmi, amarmi con tutto il cuore. 

C’è voluto tantissmo coraggio e ancora ce ne vuole molto ogni volta che lavoro su di me perchè quando ti ritrovi di fronte a ciò che ti riguarda così profondamente non puoi più raccontarti delle storie, non puoi più tornare indietro. E allora dovrai imparare ad attraversare quei dolori, quelle ferite e trasformarle in un trampolino di lancio verso la vita.