“Provavo vergogna nel propormi agli altri nella mia professione di life coach. Pur sentendomi coach da sempre avevo vergogna di propormi e di chiedere un compenso. Avevo proprio un blocco, come un tappo su una bottiglia di champagne che doveva esplodere”

“Ero deluso dei tentativi che avevo fatto, ero molto abbattuto e soprattutto ero circondato da persone che sentivo rinunciatarie…ma una vocina dentro di me mi diceva -Non può essere così! Se ho capito che cos’è il coaching, non può essere così.”

Project Manager con un sogno nel cassetto

Quella di Lucio è davvero una bella storia e sono molto contenta che abbia deciso di condividerla.

Lucio è un Project Manager, lavora da molti anni in questo ruolo e nella sua azienda è un punto di riferimento per molte persone. Ma la sua passione è un’altra. Da sempre è una persona che ama le persone, le relazioni e soprattutto si è sempre distinto con l’aiuto verso le altre persone.

Queste sue caratteristiche l’hanno portato a diventare un coach, ma quando è arrivato il momento di sperimentare nella pratica questa professione è rimasto bloccato. Ha provato una sensazione di vergogna nel proporsi in questo nuovo ruolo, come se stesse togliendo qualcosa a quello che era stato fino a quel momento.

Arriva un momento in cui restare in quel blocco non è più possibile, ed è stato proprio in quella fase che Lucio mi ha chiesto di iniziare un percorso di Coaching.

Prima del percorso di coaching ero fermo, e sono rimasto per molto tempo sulla delusione di non aver raggiunto risultati nonostante i tentativi che facevo. Volevo sentirmi soddisfatto, crescere economicamente e personalmente, creare benessere per me e la mia famiglia, ma bloccandomi ho rallentato la corsa per raggiungere i miei obiettivi professionali e familiari. “

“Mancava la sicurezza in me stesso.

Non mi davo il permesso, di accettarmi, di essere quello che sono”

L’obiettivo del percorso di Lucio era di rimuovere quei blocchi che gli facevano sentire vergogna, paura del giudizio degli altri, deluso per non riuscire a realizzare i risultati che voleva. E cosa altrettanto importante, vendere i suoi servizi come Coach e essere di aiuto a più persone possibili attraverso la sua professionalità.

La frase che ha fatto scattare qualcosa dentro di lui è stata: Basta chiedere il permesso per essere quello che sei. Attraverso il percorso di coaching è emersa con irruenza questa consapevolezza:

Si, sono un Project Manager, ma anche tanto altro e mi sono dato il permesso di essere quello che sono.

Ecco che il tappo si è tolto e lo champagne ha iniziato a sgorgare, portando grandi risultati molto velocemente.

3 nuovi clienti sono arrivati in maniera del tutto inaspettata!

In poco tempo ha riacquistato la fiducia in se stesso, ha ripreso il focus sul suo obiettivo ed è passato all’azione generando rapidamente i risultati che tanto aveva atteso.

Con intensità la sua luce ha preso a brillare.

Lucio ha scelto di fare con me questo viaggio dentro di se, perché è nata istintivamente un’affinità, si è sentito di poter esprimere liberamente i suoi pensieri e di esplorare i suoi perché in un luogo sicuro e protetto.

La cosa che più ha funzionato per Lucio nel percorso di Coaching è stata l’opportunità di osservare altri punti di vista.

Il punto di svolta tuttavia è arrivato attraverso la sfida, un pò come se Lucio avesse preso quello scossone che l’ha fatto risvegliare, gli ha fatto vedere le sue capacità, le sue doti, la sua luce.

Sono grata di averti accompagnato in questo processo di trasformazione. Averti visto sommesso e incerto e poi come un leone che cammina fiero a testa alta portando la sua luce e il suo aiuto in maniera autentica.

Se anche tu come Lucio vuoi tirar fuori il leone che è in te e lavorare per sentirti realizzato e soddisfatto delle tue scelte, allora compila il modulo qui di seguito. Sarò felice di leggerti e di approfondire con una chiamata conoscitiva.

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Come essere leader: una sfida personale